martedì 4 aprile 2017

Bottino modenese parte 1 - giochi di ruolo

Ieri sono tornato a casa dalla mia prima "trasferta ludica" dal 2014, stavolta per quel di Modena Play anziché in direzione Lucca.

Devo dar ragione a chi sottolineava la differenza fra le due fiere: Lucca Comics & Games è una fiera molto più a misura fumetti (e non so quanto a misura di fumettari) che non per giochi e giocatori. In particolare, dal 2006 al 2014, ho visto crescere esponenzialmente aree poco legate al gioco e molto a sponsor ed espositori capaci di pagare gli stand ma poco legati all'hobby, coi videogiochi che si mangiavano sempre più l'area dei piccoli negozietti locali e i giocatori di ruolo sempre più confinati in un recinto di fragranze ascellari e tangibile disagio.

Quella di Modena è una fiera del gioco, in tutte le sue declinazioni, una convention di giocatori grandi e piccoli dove gli affari interessanti può capitare anche di farli non per forza fuori dagli stand presso dei loschi figuri incappucciati imbucati di straforo a vender la loro paccottiglia più o meno di qualità. I cosplayer sono presenti, certo, ma le loro gare e le loro esibizioni non fanno parte della fiera, perché altrimenti loro e gli youtuber si fagociterebbero tutti gli spazi. E' una convention per giocatori che vogliono giocare, non per ammirare esibizioni altrui.

Inutile dire che, da bravo spendaccione, da questa trasferta emiliana non ho riportato solo gustose memorie alimentari (tigelle al lardo e parmigiano, lo stuzzichino degli dei).


Nel versante dei giochi di ruolo, gli acquisti sono stati diversi da quelli preventivati: se fissate una convention per il 1° aprile, poi non stupitevi se i manuali escono stampati male!

La Regione Dei Fiumi, seconda uscita per il GdR old school nostrano L'Ultima Torcia, è uno di quei prodotti che ho comprato sulla fiducia sapendo che, anche fosse stata parzialmente tradita, mi sarei trovato con un bel modulo di ambientazione e una serie di avventure interessanti.
Per ora sto ancora leggiucchiando il tutto, ma l'impressione generale è buona. Uno di quei manuali che trovo interessante leggere anche se mai potrò giocarli, forse la chiave del successo dei giochi Serpentarium.
Intendiamoci: è uno di quei giochi che vorrei tanto provare, ma sono senza un gruppo di gioco fisso, realisticamente ne passerà di acqua sotto i ponti prima che abbia la possibilità.

Spostandoci più a nord, ma sempre sul versante old school, ecco due moduli e una licenza di esploratore per Symbaroum, autografati dagli autori originali. L'Ira del Guardiano e La Corona di Rame sono due moduli avventura, pensati però per non essere fini a se stessi ma far evolvere in maniera dinamica l'ambientazione. Il punto focale di questo GdR, dopotutto, è quello di superare la concezione originaria dell'ambientazione Old School come un semplice contorno in cui ficcare un poco a muzzo dei dungeon da esplorare, facendo degli avventurieri una componente logica del mondo di gioco, una carriera plausibile in un mondo dove i sotterranei non vengono costruiti da maghi pazzi per riempirli di trappole e improbabili mostri vari così a sentimento.

A questo proposito, L'Ultima Torcia e Symbaroum sono entrambi dei giochi Old School moderni, il cui acquisto ho preferito a quello di una serie di altri titoli OSR pur presenti in fiera. Il fatto è che questi due titoli decidono di non essere più dei semplici retrocloni, non vogliono strizzare l'occhio a chi pensa che dopotutto confrontare tiro e armatura su una tabella sia il miglior modo di giocare. Sono titoli per appassionati che gradiscono i concetti dietro all'Old School, non per nostalgici dei tempi ludici che furono - categoria a cui, per ragioni anagrafiche, non potrei appartenere neppure volendo: quando sono nato io c'era già stata l'uscita di Dragonlance, e gli eroi già scalzavano gli avventurieri.
Molti tendono a vedere i due giochi come diretti concorrenti. Io, in realtà, ci vedo modi diversi di fare qualcosa di simile. Sono come la piadina al kebab e la pizzetta al taglio: hanno peculiarità diverse, non rinuncerei a nessuno dei due per tutto l'oro del mondo.

Questi acquisti, va detto, erano previsti. Sapevo già, entrando in fiera, che mi sarei preso quei manuali. Non così per 7th Sea. Sono stato combattuto fino all'ultimo, ma alla fine mi sono deciso a prenderlo. Da una parziale lettura, devo dire che mi sembra scritto e tradotto molto bene. Se il sistema sarà buono la metà di quello che si dice, non vedrò l'ora di giocarlo. E poi, cavoli, sono cresciuto a pane e Salgari, ricordavo a memoria a distanza di anni il numero di bocche da fuoco del Re Del Mare, oggettivamente un gioco simile fa per me.



Ho parlato prima di acquisti sulla fiducia. Devo ammettere che, dopo la seconda edizione di Sine Requie Anno XIII, sto ponderando la possibilità di smettere di acquistare i prodotti Serpentarium in base a questo criterio: ottimi da leggere, davvero, ma i sistemi spesso non sono all'altezza dell'ambientazione. Alba di Cthulhu è un'idea geniale, l'incubo scritto da Lovecraft autore che si trasforma nell'incubo temuto da Lovecraft persona (una metropoli multietnica in cui lui, anglosassone e americano da generazioni*, è un fallito in mezzo a tanti immigrati di successo), ma il sistema alla fine è troppo pesante per il gioco stesso.
Ora, ho sentito un gran bene, da parte di chi ha testato il regolamento, della nuova edizione di Anime e Sangue. Voglio verificare quanto di nuovo c'è in questa nuova edizione e quanto è invece una ristampa aracnidea che approfitta di noi appassionati. Nel secondo caso, possiamo tranquillamente dire che cambierò la mia politica di acquisti Serpentarium, limitandomi ai manuali più narrativo-descrittivi e lasciando da parte i regolamenti.

* cosa che mi fa sempre ridere: vengo da un'isola dove sorgono le rovine di castelli risalenti a tremila e passa anni or sono, ho studiato le ipotesi ricostruttive di una protolingua di più di cinquemila anni fa, e considero il mio paese recente perché è stato realisticamente fondato dopo l'anno zero. Statunitensi, quel che per voi è antico per me è recente.



Sul versante Savage Worlds ho preso meno del preventivato, a causa dei suddetti tipografi che ti giocano lo scherzetto per il primo aprile.
Il giorno della civetta è il terzo volume della serie di librigame per Ultima Forsan scritti da Mauro Longo. Ho gradito il primo, preso il secondo, ora che ho anche il terzo è giunto il momento che disintossichi il mio tempo libero dal videogioco di Mordheim e riprenda il mio vecchio ammmore per i librigame. Sempre che nel frattempo non riprenda la scimmia di Skyrim. Allora sarebbe la fine.

Ombre su Ekul è l'ennesima avventura per Beasts & Barbarians, ambientazione per Savage Worlds di Umberto Pignatelli. Stessa buona qualità dei precedenti prodotti, forse in alcuni punti trovo l'avventura un po' troppo pilotata ma il prodotto è promosso a pieni voti. Sì, è stato il primo manuale che ho voluto leggere.


Ultimo e non ultimo, Tales from the Yawning Portal è l'ultimo manuale uscito per D&D 5^ edizione, una raccolta di vecchi dungeon e avventure usciti per le precedenti edizioni riadattati alla nuova versione del gioco. Avete presente quel che dicevo prima? Ecco, qui ci sono quei bei sotterranei insensati e letali. Tomb of Horrors, non vedo l'ora di masterizzarla a una convention. :D
PS: mentre scrivevo il post, è arrivato il corriere. La Hasbro mi ha spedito, completamente aggratis, due nuove copie dei miei manuali di D&D 5^ che, causa rilegatura scarsa, si erano sfaldati. Oggi è un buon giorno per nerdare!

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