martedì 20 settembre 2016

Miniature moorcockiane

Sono, non ho difficoltà ad ammetterlo, uno di quegli esseri umani posseduti dalle molteplici scimmie, o passioni monomaniacali alternanti che dir si voglia.

Una delle mie scimmie è quella per i romanzi di Moorcock e tutti i concetti che orbitano attorno al conflitto fra Legge e Caos.

Così, quando si è trattato di assemblare le miniature del kickstarter di Matteo Donzelli (Durgin), non ho avuto dubbi.


Così ecco qui il mio terzo Elric, stavolta pronto a lanciare incantesimi e più recente come modello rispetto a quelli che avevo dipinto in passato.


La miniatura era praticamente perfetta per questo ruolo, si trattava solo di scegliere i pezzi da montare... e di sostituire, ovviamente, la spada.


Il manico oblungo era in origine quello di una lancia, mentre la lama l'ho ricavata dal Campione dell'Imperatore dei Templari Neri di WH 40K, con la guardia realizzata a partire da due pezzi di una lancia degli elfi oscuri.
Notate l'Anello Dei Re.



Sulla basetta ho collocato alcuni teschi di lupo, dopotutto Elric è il Lupo Bianco e l'Uccisore di Fratelli, un richiamo simile è molto adeguato.

Avevo però i pezzi per assemblare anche un secondo elfo in armatura. Elfo, scimmia moorcockiana, c'è un'ascia... ok, diciamo che c'è un vadhag, un vadhag di nome Corum Jhaelen Irsei, Corum dalla Veste Scarlatta!
A differenza di Elric, Corum non ha un'arma iconica: fa uso di un armamento abbastanza completo e realistico, quindi qualsiasi arma possibile per lui è passabile. In questo caso ho optato per l'ascia del kit in quanto era la più "semplice". Invece, quel che definisce Corum sono le sue mutilazioni: l'occhio destro e la mano sinistra, sostituiti da due artefatti molto potenti e particolari, specialmente la mano dalle sei dita.



Notate, nella basetta, la punta della lancia usata in precedenza.


L'occhio è stato coperto da una benda, ma quel che emerge anche senza pittura è la mano dotata di sei dita.


Un altro progetto modellistico a tema moorcockiano era però quello di convertire lo splendido condottiero del Caos di WH nel Nemico Eterno, nella sua incarnazione più perfida e consapevole, il bruto, il dannato: Gaynor von Minct, Gaynor il Dannato. La caratteristica principale di questo aspetto consapevole del Nemico Eterno è di non mostrare pressoché mai il suo volto, forse perché, da Campione Eterno decaduto, non ha "un" volto ma tutti i possibili volti.


Ho preso così una testa di space marine dotata di maschera, e ne ho fatto un elmo con cimiero.


Dietro all'elmo ci sono tanti, tanti pezzi. Volevo qualcosa di imponente.




La testa è magnetizzata... 


... e facilmente sostituibile con quella originale.


Infine, mi rimanevano un paio di gambe. Un paio di gambe e due torsi (e teste) femminili. Solo che queste gambe erano accavallate, poiché le miniature erano pensate per cavalcare un drago per me troppo costoso.

Ho deciso così di trasformare quella posa rigida in un vantaggio, facendo una miniatura "in salto".


Ovviamente, per ora, la miniatura non è ancora incollata alla sua basetta, cosa che farò una volta dipinto il tutto.


Vista la suddetta scimmia moorcockiana, volevo che anche questa miniatura rappresentasse il Campione Eterno, motivo per cui ho immaginato una versione femminile dello stesso, un'incarnazione del Campione che lotta contro il Caos.





A parte alcuni ritocchi sui punti "di incastro", ho cercato di dare un che di più esotico e raffazzonato al suo modo di vestire, con una pelliccia e due frange.


Ma quello di cui vado fiero è l'arma principale di questa incarnazione del Campione Eterno, e il suo scudo. Lo scudo porta la freccia della Legge, stavolta in versione alata, ed è forse un oggetto di potere alternativo allo Scudo del Caos di Elric - e se lei combattesse la Legge con gli strumenti della Legge?


E se quella che stringe in mano non fosse una lancia ma un aspetto del Bastone Runico?



Quale che sia la sua natura, però, anche lei è un aspetto del Campione Eterno, e in quanto tale il suo vero nemico rimarrà uno solo: Gaynor il Dannato.

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