sabato 2 luglio 2011

Altri giambi

Il periodo è intenso, e il tempo libero per scrivere poco.
Tuttavia, ho ancora qualche vecchio componimento da pubblicare.
Inizio con queste due poesia giambiche, una scritta (prevedibilmente) a lezione e l'altra dedicata invece al tipo di calzature che preferisco avere ai piedi.
Sono temi volutamente bassi, come da tradizione giambica.


Consiglio di prestar molta attenzione
A quello che facciamo ora a lezione,
Di modo che si possa poi evitare
D'avere delle nere sorpresacce
Andati poi all'esame, avendo in sorte
Dei voti molto bassi oppure, peggio,
Doversene tornare il mese dopo.


Indosso sempre scarpe fatte in pelle,
Se posso sempre nera, forte e salda.
Che conta avere indosso scarpe note,
Se queste sono fatte in rozza tela?
Il cuoio a tutto quanto, sai, resiste,
E tiene i piedi caldi al freddo e freschi
Nel caldo sole estivo. Invece dimmi
In cosa, a parte il prezzo da ladrone,
Le tele che tu porti attorno ai piedi
Si posson mai distinguer dalle mille
Scarpacce prese a un soldo al mercatino.
In nulla, penso, eppur le paghi un botto
Di soldi, e meni vanto, molto fiero,
Di questa spesa assurda, gran coglione!

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