mercoledì 30 giugno 2010

Luuuunga pausa più breve poesia

Ho avuto un po' di problemi a causa di un esame che è slittato da inizio giugno a fine mese, e in effetti *continuo* ad avere un po' di problemi, ma poco a poco spero finalmente di poter tornare a una cadenza di aggiornamenti regolare.

Intanto, per farmi perdonare ecco una poesia.

E spero, entro la settimana, di poter proporre un qualche altro lavoro per Pathfinder.


Dita sottili, donate dall'arte,
Venute al mondo senza alcuno scopo,
Senza quel dove dal quale si parte,
Dubbie, senza alcun fine, e senza un dopo.
Dita capaci di mischiar le carte
Del destino, e di sgusciar come un topo
Fra le maglie dell'usbergo di Marte
Fino al segreto del suo canopo.
Dita da santo, da ladro, dottore,
Se strette a pugno forti nel colpire
Ma capaci di carezze d'amore.
Dita destinate anch'esse a morire,
Come ogni cosa dentro questo mondo,
Quando si sarà spenta la loro ora,
Senza aver compreso il senso profondo
Di esse stesse, senza aver visto l'aurora.

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