lunedì 28 dicembre 2009

Un nuovo inizio s'apre ai miei occhi

Che ci crediate o no, questa poesia l'ho scritta in poco più di mezz'ora.
Risale a due settimane fa, ma ultimamente sono stato un po' troppo impegnato per scrivere qualcosa.


Un nuovo inizio s'apre ai miei occhi,
Una via nuova, ingombra di sciocchi
Che ignorano il gioco della vita
E la sua malizia infinita:
Ritengono, pensando a se stessi,
D'ottener chissà quali successi.
E non sanno che il mondo è intriso
Di altri sciocchi dal comico viso
Che avranno dall'egoismo spinto
Solo una tomba, di fiori un cinto,
Un mausoleo monumentale.
Come se un'urna non fosse uguale
Circondata da spoglie di guerra
O semplicemente sotto terra.
Lasciamoli, lasciamoli fare,
Ché sappiamo come andrà a parare:
Loro saranno ceneri morte,
Mentre la nostra memoria, forte,
Resterà in terra, lei, duratura,
Anche nell'ombra d'era futura.
Perché abbiamo fatto un dono a tutti
Gradito, di quelli mai distrutti,
Offerto a genti d'ogni nazione
Senza fare alcuna distinzione.
Tale è il potere della nostra arte,
Dono di cui tutti sono a parte.
Questo è il frutto della poesia,
E quanto ancora umile è la mia
Rispetto a ciò che voglio cantare.
Ma un giorno la farò migliorare.

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